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SPAGHETTI WESTERN - Volume 3
Il mezzogiorno di fuoco del genere (anni '68-'71)
di Matteo Mancini
Con la collaborazione di JAN ŠVÁBENICKÝ
ISBN 9788876066238
€ 22,00 - Pag. 600
Centosettanta pellicole per quattro anni di tensioni sociali che aprono le porte del west alle tematiche sessantottine scoppiate in giro per il mondo. Sono gli anni del tortilla western, ma anche dei pistoleri prestigiatori alla Sartana o dei pazzi western di Demofilo Fidani, ma sono soprattutto gli anni dell'esplosione della coppia Bud Spencer e Terence Hill funzionale a fungere da controaltare a un western più impegnato. Matteo Mancini, giunto al terzo capitolo della saga, prende per mano il lettore conducendolo per gli impervi sentieri del western all'italiana. Dal deserto di Corri Uomo Corri ai ghiacciai de Il Grande Silenzio, fino all'estremo oriente de Lo Straniero di Silenzio, sibili di pallottole e scalpitio di zoccoli di cavalli lanciati al galoppo ad accompagnare la lettura, il tutto preceduto da un'approfondita disamina a cura di Jan Švábenický in cui i paesi a est della Cortina di Ferro si aprono, a loro modo, al genere, producendo il loro western. E' l'incontro tra due realtà, occidente e oriente, politica e cinema, capitalismo e socialismo, il tutto sotto il filtro offerto da un intrattenimento, più o meno strumentale, condito in salsa western da rileggere quale incontro di culture diverse.
Matteo Mancini, nasce il 15/07/1981 a Pisa ma vive nel paese sorto quale risposta italiana al mito di Hollywood: Tirrenia. Qui vive da sempre nell'unico stabile pertinenziale agli stabilimenti cinematografici Pisorno, poi Cosmopolitan, ancora esistente. Laureato in legge nel 2005 con una tesi sulla repressione penale del doping, ottiene svariati riconoscimenti e pubblicazioni in ambito narrativo, specializzandosi nel genere fantastico. Pubblica le antologie La Lunga Ascesa dal Mare delle Tenebre (2010) e Sulle Rive del Crepuscolo (2010) per la GDS di Milano, ne cura una terza intitolata L'Occhio sul Crepuscolo (2011). Contattato dal Foglio Letterario partecipa alla realizzazione dell'antologia Racconti Sepolti (2009) e cura in modo autonomo l'antologia pulp I Bastardi senza Storia (2012). Dal 2012 avvia, sempre per il Foglio Letterario, l'opera pi monumentale della sua carriera, una trattazione in chiave enciclopedica dedicata al cinema western italiano, ottenendo apprezzamenti internazionali e locali. Collabora infine con Gordiano Lupi alle monografie dedicate a Bruno Mattei e a Franco e Ciccio rispettivamente intitolate Bruno Mattei l'Ultimo Artigiano (2012) e Soprassediamo! Franco & Ciccio Story (2014).
Cura due spazi internet, il primo dedicato prevalentemente alle recensioni di romanzi e saggi (giurista81.blogspot.it), il secondo al mondo dell'ostacolismo ippico italiano (ippicaostacoli.blogspot.it).
Jan Švábenický, nato il 29/05/1981 a Nový Jiín nella regione di Moravia-Slesia, in Cecoslovacchia (oggi Repubblica Ceca), è storico, ricercatore, pubblicista e saggista di cinema. Vive a Píbor (in Moravia-Slesia), luogo di nascita di Sigmund Freud. È specializzato nella storia del cinema italiano per il periodo che va dagli anni Cinquanta agli anni Novanta, e si occupa dei suoi generi popolari. Nel 2008 ha finito gli studi di laurea magistrale nel Dipartimento Studi di Teatro, Cinema e Mass-media nell'Università di Palacký (UP), a Olomouc, nella Repubblica Ceca. A luglio 2014 ha terminato il dottorato di ricerca (PhD) nell'Istituto di Comunicazione Letteraria e Artistica nell'Università Costantino il Filosofo (UKF) di Nitra, nella Repubblica Slovacca. Nel 2014 ha presentato personalmente a Milano il suo primo libro italiano Aldo Lado & Ernesto Gastaldi. Due cineasti, due interviste. Esperienze di cinema italiano raccontate da due protagonisti (Piombino, Edizioni Il Foglio, 2014).